La Fondazione incontra il liceo “G. Mazzini” di Locri con una mostra dei libri dedicata a Corrado Alvaro

Si è svolto giorno 24 maggio 2024, organizzato dalla “Fondazione Corrado Alvaro” in collaborazione con il Liceo delle Scienze Umane e Linguistico “G. Mazzini” di Locri, presso l’auditorium del Liceo, un convegno accompagnato dall’inaugurazione di una mostra dedicata a Corrado Alvaro, uno dei più illustri scrittori e giornalisti italiani del XX secolo. L’evento, ha visto la partecipazione dell’Assessore alla cultura della città di Locri, Domenica Bumbaca, del professor Aldo M. Morace, Presidente della Fondazione, del prof. Claudio De Fiores, Presidente onorario della Fondazione e della professoressa Annamaria Pizzati, docente di Lettere presso i Licei Mazzini.

Il convegno ha offerto agli studenti un’opportunità unica per scoprire che Corrado Alvaro non è solo un pilastro della letteratura italiana, ma anche un simbolo vivente della Locride. Attraverso le sue opere, Alvaro ha saputo catturare l’essenza della vita, delle tradizioni e delle sfide del popolo calabrese, descrivendo con maestria le bellezze naturali, le complessità sociali e le profondità dell’animo umano. Gli interventi qualificati dei relatori hanno guidato i partecipanti in un viaggio alla scoperta di un autore che ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura italiana e locale.

La mostra inaugurata in concomitanza con il convegno ha offerto uno sguardo approfondito sulla vita e sull’opera di Corrado Alvaro, permettendo ai visitatori di esplorare le sue fonti di ispirazione e il contesto storico in cui egli ha vissuto. L’esposizione ha presentato documenti, fotografie e manoscritti che hanno illustrato il percorso umano e artistico dello scrittore, rendendo tangibili le radici calabresi e l’eco universale delle sue opere. Grazie agli interventi degli esperti e alle opere esposte, gli studenti hanno potuto riflettere sull’importanza del contributo di Alvaro alla letteratura e sulla rilevanza attuale dei suoi scritti. Questo approfondimento ha permesso loro di accrescere la conoscenza e l’apprezzamento per la cultura calabrese, stimolando al contempo una maggiore consapevolezza del ruolo che la letteratura e la storia locale giocano nella formazione della propria identità.

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